Il Banco Alimentare d'Abruzzo e Molise a sostegno di 36 strutture caritative

 

Noi poveri 4331

di Fra Umberto Panipucci
 
Siamo 4331 in Molise e probabilmente anche più, dobbiamo chiedervi aiuto, e non per acquistare vestiti o accessori estetici, non per pagarci un master o l’ultima rata della macchina, quello che siamo venuti a chiedere al Banco Alimentare era cibo. E quando questo succede non potete far finta di niente anche perché l'anno scorso ne eravamo 3781, il 14% in meno e tutte queste persone che continuano ad aumentare di numero non si possono nascondere sotto uno zerbino come un po' di polvere che non ci va di raccogliere. La povertà cresce nell'apparente opulenza del nostro occidente in cui si divarica sempre più la forbice tra poveri e ricchi. La povertà cresce anche in Molise. Queste frasi che avrete già sentito centinaia di volte non arrivano più dall’altro parte di uno schermo televisivo ma dalla porta accanto. Per fortuna ci sono le 36 associazioni convenzionate con il Banco Alimentare che si occupano di noi.
La solidarietà non è solo la pia pratica di chi si sforza di raggiungere le vette della perfezione morale o religiosa. La sua esistenza e promozione è l'unica vera garanzia per tutti noi di poter essere aiutati nel momento del bisogno. Ci viene spesso propinata un'immagine del successo ingannevole e menzognera in cui si afferma chi in modo leale o meno riesce ad affermare se stesso nel mondo del lavoro. lo continuo a pensare che il vero modello vincente sia quello che promuove i valori trasmessi dal Vangelo, tutt'altro che una semplice tradizione ma piuttosto la fonte di ogni vera novità che possa definirsi tale. Certo dobbiamo capire da dove venga questa povertà, quali ne possano essere le motivazioni e per questo noi possiamo aiutarvi fino ad un certo punto, con il racconto delle nostre storie di disoccupati, licenziati, immigrati e profughi, al resto, cari politici ed esperti dovete pensarci voi.

Fonte: Il Nuovo Molise

 

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