Il Banco Alimentare del Veneto festeggia trent’anni di attività

Il Banco Alimentare del Veneto festeggia trent’anni di attività

Il Banco Alimentare del Veneto festeggia il suo trentesimo anniversario. Fu fondato nel 1993 da Guido Biondani, imprenditore veronese scomparso nel febbraio dell’anno scorso, che ne fu per tanti anni presidente, con il supporto della moglie Rita e di un gruppo di amici che comprendeva Emanuela e Gigi Lucchini, Ottorino Magnabosco, Francesco Benigni, Marco Lucchini e altri amici imprenditori, oltre alla figlia Adele, attuale presidente.

I festeggiamenti per la ricorrenza dei trent’anni sono iniziati mercoledì 14 giugno, nella sede di Via Torricelli a Verona con la sesta edizione della cena del Banco Alimentare del Veneto. Alla cena, che ha raggiunto il tutto esaurito, hanno partecipato i moltissimi amici che in questi anni sono stati vicini al Banco Alimentare del Veneto, tra cui gli imprenditori del mondo della ristorazione e della grande distribuzione (e non solo): tutti coloro insomma che chiamiamo “Compagni di Banco” perché da sempre sono al nostro fianco. Era presente anche Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare. 

Nel corso della serata è stato presentato il nuovo video istituzionale del Banco Alimentare del Veneto, realizzato dall’agenzia di comunicazione e marketing Terzo Millennium. È stata inoltre l’occasione per annunciare l’uscita imminente di un libro fotografico di pregio che racconta il nostro lavoro e la nostra storia di trent’anni.

Molto rilevanti le cifre di questi tre decenni. Dal 1993 ad oggi il Banco ha distribuito 93.486 tonnellate di cibo, l’equivalente di 5.194 autoarticolati, contribuendo a fornire 187 milioni di pasti, tramite migliaia di organizzazioni partner territoriali che accolgono persone in condizioni di bisogno. 

«Mio padre ripeteva spesso “Se aiuti gli altri, troverai sempre qualcuno che aiuta te”», ha commentato Adele Biondani, presidente del Banco Alimentare del Veneto. «È la descrizione di quanto abbiamo visto accadere in questi tre decenni. La gratuità, che ha segnato la nostra storia fin dall’inizio, ha attirato man mano un numero maggiore di persone, in primo luogo i nostri splendidi volontari, di aziende, di amici che hanno dato una mano ognuno con la sua competenza e la sua inventiva, e anche di risorse tecniche e logistiche. Oggi il Banco Alimentare del Veneto è una realtà sociale che aiuta chi aiuta, ponendosi a fianco delle centinaia di organizzazioni che, conoscendo il territorio, raggiungono capillarmente chi è nel bisogno, arrivando così a dare risposte tempestive, in collaborazione con le amministrazioni pubbliche, anche a grandi emergenze come quelle manifestatesi con la pandemia e la guerra in Ucraina, in una logica di sussidiarietà». 

«Trent’anni: un importante traguardo nella vita di questa associazione che è andata sempre crescendo grazie al contributo delle tantissime persone che via via si sono coinvolte», ha detto Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare. «Una realtà nata da un’origine precisa e con una precisa identità in stretto rapporto con la Fondazione e che ha saputo incontrare e dialogare con tutti. Non siamo nati come “servizio sociale” ma come desiderio di espressione di quella carità che ci è stata insegnata e riassunta nella frase “condividere i bisogni per condividere il senso della vita”: vogliamo e dobbiamo essere al contempo consapevoli che da questo solo può ogni giorno rinascere una azione capace di autentica incidenza nel contesto della nostra società sempre più bisognosa di relazioni capaci di gratuità e di accoglienza».

Oggi il Banco Alimentare del Veneto, iscritto dal 2021 nel registro delle organizzazioni di volontariato, è parte del network delle 21 Organizzazioni Banco Alimentare regionali (OBA) guidate dalla Fondazione Banco Alimentare. Come riportato nel Bilancio di sostenibilità, il documento che informa gli stakeholder dei risultati economici, sociali e ambientali generati dall’Associazione nello svolgimento delle proprie attività e che nel 2023 vedrà la sua seconda edizione, il Banco Alimentare del Veneto gestisce una struttura con 6 dipendenti e 214 volontari, che copre le province del Veneto (tranne parzialmente Belluno e Treviso) più Mantova – per ragioni di prossimità – e dispone di 2.892 mq di magazzini nelle due sedi di Verona e Padova, con 4 automezzi, 854 mc di celle frigorifere positive e 195 mc di celle frigorifere negative. Sono 451 le organizzazioni partner territoriali (Caritas, San Vincenzo, parrocchie, centri sociali, mense, associazioni piccole e grandi…) che nel 2022 hanno permesso di raggiungere 84.600 persone in difficoltà (bisognose) nel nostro territorio. 

Dal punto di vista ambientale poi nel 2022 il Banco Alimentare del Veneto ha evitato il rilascio di 40,6 tonnellate di CO2 equivalente, cioè di emissioni che sarebbero state generate dallo smaltimento dei prodotti se non fossero stati recuperati e ridistribuiti. L’Associazione poi, attraverso la sua attività di recupero, ha inoltre evitato che venissero inutilmente prodotte nuove emissioni derivanti dalla filiera alimentare (trasporto, crescita, trasformazione ecc.) per un totale di 6.795 tonnellate di CO2 equivalente.

Il Banco Alimentare del Veneto infine coordina a livello regionale la Giornata nazionale della Colletta alimentare, che dal 1999 ad oggi nelle province venete, ha raccolto 11.640 tonnellate di cibo a beneficio di tante persone e famiglie in difficoltà. Cresce ogni anno anche Siticibo, il programma della Fondazione Banco Alimentare che dal 2003 permette di recuperare il cibo cotto e fresco in eccedenza nella Ristorazione Organizzata, dalle fiere, congressi, mense aziendali e, dal 2009, anche dalla Grande Distribuzione Organizzata, direttamente nei punti vendita o dai centri cottura da parte delle associazioni convenzionate.

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