La prima volta a Cibus Food Saving

Cibus Food Saving per i dipendenti e i volontari di Banco Alimentare, è stata un'occasione per passare una giornata speciale, recuperando alimenti di altissima qualità. Alcuni di loro, cimentandosi in attività diverse da quelle che solitamente svolgono in ufficio, sono stati molto soddisfatti e felici di provare con mano il lavoro che i loro colleghi svolgono ogni giorno nei magazzini: recuperare eccedenze, smistarle, organizzarle e distribuirle alle strutture caritative. 

Abbiamo chiesto a chi ha partecipato per la prima volta alla raccolta di raccontarci com'è andata.

 

Qui sotto trovi le impressioni di Giulia, entrata da pochi mesi in Banco Alimentare.  

Com’è stata la tua prima volta a Cibus? Ti va di dirci tre aggettivi che ti vengono in mente per descrivere quest’esperienza?

Se dovessi pensare a tre aggettivi per descrivere la mia prima volta a Cibus direi: 

  1. Divertente: mi sono divertita a fare l’attività di recupero ed è stata per me anche una bella occasione per conoscere meglio i colleghi con cui ero in squadra, dato che lavoro in Banco Alimentare da pochi mesi, in un contesto diverso da quello dell’ufficio.
  2. Appassionante: credo che fare l’esperienza, anche se nel contesto di una fiera, dell’attività che viene svolta dalle OBA nei magazzini faccia appassionare ancora di più alla mission di Banco Alimentare.
  3. Inaspettato: non mi aspettavo che avremmo recuperato la quantità di prodotti che abbiamo effettivamente recuperato e non mi aspettavo così tanto interesse e predisposizione da parte delle aziende.

Cosa ti aspettavi e cosa hai trovato?

Mi aspettavo di recuperare prodotti alimentari da alcune aziende, ma non immaginavo che ne avremmo incontrate così tante interessate a donare i loro prodotti a Banco Alimentare piuttosto che a riportarli in azienda. Mi aspettavo infatti di trovarle molto meno interessate a “darci retta”, considerando il fatto che la Fiera è per loro un momento per fare business. Invece, anche nei giorni precedenti al recupero, durante la distribuzione dei volantini per far conoscere l’iniziativa di recupero che avremmo fatto nell’ultima giornata di fiera, molte aziende si sono soffermate ad ascoltarci con interesse e a farci domande, mostrando apprezzamento per ciò che facciamo. 

 

Quali alimenti hai, avete ritirato? Avete incontrato qualche azienda donatrice?

Con la mia squadra, ho ritirato prodotti, principalmente freschi e surgelati, come: pizze surgelate, varie tipologie di pasta fresca, condimenti (sughi ecc. sia freschi che non), insalate, pesce, formaggi e altri derivati dal latte, dolci. Una delle aziende donatrici in particolare, ci ha donato molti prodotti come sughi ed altri condimenti di alta qualità, ci ha chiesto in che modo poi questi prodotti sarebbero arrivati alle persone in difficoltà. Abbiamo avuto l’occasione di spiegare un po’ come funziona l’attività di Banco Alimentare e a chi avremmo donato gli alimenti.

 

C’è stato qualcosa che ti ha colpito?

Mi hanno colpito molto l’impegno e la forza dei volontari del BA Emilia Romagna più “grandi”: sembrava quasi che non sentissero la fatica nel sollevare gli scatoloni pieni di cibo, che spesso erano molto pesanti, per preparare i bancali. Si percepiva tutta la loro volontà e la passione nel fare questa attività.

 

Cosa ti porti a casa da quest’esperienza?   

Da questa esperienza mi porto a casa sicuramente una maggiore comprensione e un maggiore coinvolgimento nella mission di Banco Alimentare e la rifarei assolutamente! 

 

Com’è stato fare squadra con i colleghi?

Fare squadra con i colleghi è stato molto bello e interessante! È stato un modo per conoscersi meglio e scoprire qualcosa di nuovo dell’altro, aspetti che magari emergono più difficilmente nel contesto dell’ufficio. Credo che questo tipo di attività contribuisca a rafforzare il rapporto tra colleghi e abbia un effetto positivo anche sulla quotidianità del lavoro in ufficio. Sono molto contenta di aver partecipato!

 

Anche Roberto e Emanuela che in Banco Alimentare ci sono da più anni sono rimasti stupiti dall'attività di recupero a cui prima non erano mai riusciti a partecipare. 

Com’è stata la tua prima volta a Cibus? Ti va di dirci tre aggettivi che ti vengono in mente per descrivere quest’esperienza?

Coinvolgente: senza un attimo di sosta, una corsa avanti-indietro dove l’imperativo era “1. A destinazione 2. Ritiro 3.  consegna alimenti nel punto di stoccaggio previsto, 4. ripartenza verso nuova destinazione.

Gratificante: sono orgoglioso del numero di aziende che hanno donato, dell’aiuto messo a disposizione, del valore aggiunto del gesto.

Impegnativa: non sembra ma girar avanti indietro tra gli stand richiede un minimo di predisposizione fisica.

 

Cosa ti aspettavi e cosa hai trovato?

Non avevo aspettative, ero curioso di vedere come sarebbe stata questa esperienza di cui i miei colleghi mi hanno parlato più volte. Sono andato perché volevo mettermi a disposizione, dando una mano laddove ce ne fosse bisogno.

 

Quali alimenti hai, avete ritirato? Avete incontrato qualche azienda donatrice?

Nel padiglione assegnato alla mia squadra non c’era una categoria predominante di alimenti che abbiamo ritirato, si spaziava da dolce a salato... tutto di ottima qualità!

Avevamo una prima lista di aziende che nei giorni precedenti si erano registrate online, ma quelle erano solo un numero ristretto delle aziende che alla fine hanno contribuito alla donazione. Nel passaggio delle varie corsie, venivamo fermati in continuazione, facendo emergere la voglia di donare e mettere a disposizione i propri prodotti alimentari restanti per un aiuto sociale.

 

C’è stato qualcosa che ti ha colpito?

Sono rimasto sorpreso dalla risposta delle aziende, dal forte desiderio di “dare”.

 

Cosa ti porti a casa da quest’esperienza?  

Mi ha dato modo, ancora una volta, di affermare quanto sia vero che "condividere è segno di generosità". Sicuramente nella prossima edizione di Cibus Food Saving vorrò partecipare ancora in prima linea.

 

Com’è stato fare squadra con i colleghi?

Molto piacevole, la nostra squadra era composta da una “veterana” e tre “novelli” (me compreso). Tra l’altro era la prima volta che ci incontravamo ma ci siamo trovati bene fin da subito, tanto da sembrare un team consolidato negli anni. Da sottolineare, anche l’affiatamento con i colleghi del Banco Alimentare dell'Emilia-Romagna. 

 

Mentre Emanuela ci racconta:

Com’è stata la tua prima volta a Cibus? Ti va di dirci tre aggettivi che ti vengono in mente per descrivere quest’esperienza?

Bello: Esperienza bella perché concretamente ho recuperato alimenti per chi ha bisogno, evitando lo spreco. 

Impegnativo: Da un punto vista fisico perché stando sempre in ufficio è una attività a cui non sono abituata. 

Emozionante: Farlo insieme ai colleghi è stato ancora più bello perché eravamo insieme, con le nostre mani abbiamo messo in pratica quello per cui lavoriamo tutto l'anno dietro a una scrivania. Inoltre farlo insieme a loro è stat l'occasione per conoscerli meglio e approfondire il rapporto con loro. 

 

Cosa ti aspettavi e cosa hai trovato?

Mi aspettavo di trovare tanto lavoro da fare per salvare dallo spreco tanti alimenti ancora buoni e ho effettivamente trovato questo, non mi immaginavo di recuperare alimenti così buoni e di qualità!

 

Quali alimenti hai, avete ritirato? Avete incontrato qualche azienda donatrice?

Abbiamo ritirato carne sottovuoto, latticini (mozzarelle, yogurt, latte, ecc), forme di formaggio bellissime! Sì abbiamo incontrato alcune aziende che ci hanno aiutato a predisporre gli alimenti al meglio. 

 

C’è stato qualcosa che ti ha colpito?

Sì, i ringraziamenti dei donatori ogni volta che effettuavano un ritiro

 

Cosa ti porti a casa da quest’esperienza?  

La rifarei.

Sono tornata più consapevole del lavoro prezioso di BA e della responsabilità che ciascuno ha nel farlo conoscere e nel fare bene il proprio lavoro (anche in ufficio).

 

Com’è stato fare squadra con i colleghi?

Stupendo!