Lo sguardo di Ermes

È una questione di professionalità. L’anima di Banco Alimentare sono certamente i volontari, ma anche diventare professionista del terzo settore è una scelta di campo. Vuol dire costruire un percorso lavorativo che dia senso, che contribuisca alla coesione sociale, che dia professionalità al bene.

Sono Ermes Genovese e il mio ruolo all’interno di Banco Alimentare della Sicilia è quello di seguire i rapporti amministrativi e umani con le oltre 440 Organizzazioni Partner convenzionate da ormai – è incredibile per i miei occhi quanto il tempo sia trascorso in fretta! – 3 anni.

Ho iniziato il mio percorso professionale nel 2021, nel periodo fortemente condizionato dal COVID e dalle normative per contrastarlo. Ricordo vividamente come fin dall’inizio, nonostante i distanziamenti forzati, ho percepito forte la sensazione di vicinanza con i miei colleghi e i referenti delle Organizzazioni che incontravo, chi di presenza, chi in riunioni online. Ciò è potuto accadere – e sono grato che continui anche oggi – grazie al desiderio condiviso di contribuire alla Mission di Banco Alimentare: un filo tenuto per mano da tutte le persone coinvolte nella tessitura della tela verde-arancio che ci contraddistingue.

La mia scelta di formarmi dentro questa realtà mi è stata suggerita da alcune persone a me care ed ero entusiasta all’idea di potermi esprimere e focalizzare il mio impegno al servizio della lotta alla povertà alimentare e allo spreco. Sono rimasto fin da subito colpito dalla straordinaria competenza dei miei colleghi e tutt’oggi entro in ufficio la mattina come una spugna asciutta, pronto ad assorbire le conoscenze di chi mi circonda per crescere professionalmente e umanamente. Negli ambienti lavorativi di Banco Alimentare della Sicilia prende vita la frase di Papa Francesco il bene va fatto bene: la cura, la professionalità e il sacrificio (nel suo significato etimologico, sacrum-facere, rendere sacro) che mettiamo al servizio degli altri tengono a mente queste parole semplici, ma efficaci. Crescere e formarsi in un contesto come il nostro è una fortuna e un onore di cui spero tutti possano godere nel loro percorso.

Una nota ulteriormente bella e degna di gratitudine è vedere la fiducia che il Banco Alimentare della Sicilia ripone nello Staff, tradotta – tra le altre sfumature – nella formazione professionale specifica destinata al personale, che spazia tra le competenze informatiche, di gestione delle attività e personali; opportunità che nel contesto siciliano sono ben più che rare. La mia riconoscenza – e, mi permetto di erigermi a portavoce, di tutto il personale – sarebbe troppo riduttivo esprimerla in poche righe.

È difficile parlare di gratificazione – i numeri della povertà alimentare in continuo aumento sono così poco rassicuranti – ma vorrei soffermarmi sulla gratitudine che provo: potersi prestare al servizio del bene più grande che accompagna le nostre attività e l’Opera di Banco Alimentare mi rende orgoglioso e muove i miei passi dentro questa realtà collaborativa, coinvolgente e motivante.

Ermes Genovese