Nel lecchese cresce la povertà. BA Lombardia assiste 41 strutture di volontariato

 

Fonte: Paolo Ferrario - Avvenire ed. Milano / Lombardia

Complice la crisi, cresce la povertà in provincia di Lecco, Lo testimoniano i dati dell’Osservatorio per le politiche sociali, diffusi ieri dall’assessore provinciale ai Servizi alla persona e alla famiglia, Antonio Conrater. Rispetto all'anno precedente, nel 2009, nei quattro Centri di ascolto aperti dalla Caritas su] territorio dei decanato, si sono presentate 2.021 persone in difficoltà, 403 in più, pari a un aumento del 25%, il più alto il più alto dell’intera diocesi di Milano. Lo stesso vale per la mensa San Nicolò, che da vent’anni garantisce un pasto caldo ai poveri della città. Rispetto ai 5.064 pasti distribuiti a 329 persone nel 2003, nel 2010 i pasti sono stati quasi 8mila e sono stati consumati da 600 persone, per il 25% italiane. E ancora. Nel 2009 la Società di San Vincenzo ha assistito 530 persone per un totale di 130 nuclei familiari. Altre 240 famiglie sono state seguite dalla Croce Rossa, che ha distribuito alimenti, così come ha fatto l’Opera San Martino con altre 110 persone. Complessivamente, nel Lecchese il Banco Alimentare sostiene 41 strutture di volontariato che assistono oltre 5mila persone.

«La maggioranza delle richieste ai centri di ascolto della Caritas - ha sottolineato l'assessore Conrater - arriva da persone che hanno problemi con il lavoro. Il 56% di chi chiede aiuto e infatti disoccupato, ma anche chi un lavoro ce l’ha non se la passa tanto bene. Tra gli operai che lavorano, intatti, sono raddoppiate le richieste di aiuto di chi, pur ricevendo un regolare stipendio, fa comunque fatica ad arrivare alla fine del mese».

A questo riguardo, nel due anni di attività, il Fondo famiglie lavoro della diocesi ha distribuito, nel lecchese, oltre un milione di euro di contributi a favore di 508 famiglie, rispetto alle 677 che avevano presentato domanda di assistenza. In media, ciascun nucleo ha ricevuto un sostegno di 2.044 euro. «Anche se gli stranieri costituiscono ancora la maggioranza dei poveri che chiedono aiuto - ha concluso Conrater - gli italiani sono in crescita. Anzi, rappresentano i maggiori beneficiari degli aiuti comunali (57% e sono il 68% dei senza fissa dimora presenti sul territorio».

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