Presentato il libro "Le giornaliste di moda non mangiano il tiramisù" alla libreria Hoepli di Milano mercoledì 17 novembre

Cavolfiori gratinati, budini alla vaniglia, yogurt alla ciliegia, calci di rigore, partite di calcio in cui è in gioco non solo il risultato.

Ma anche l’orgoglio di una classe, “feisbuc” bambine che scrivono bigliettini d’amore ai compagni, giocatori come Messi, Totti e Del Piero, giornaliste di moda magre... come acciughe che portano gli occhiali da sole anche quando piove e che non si concedono neppure una cucchiaiata di tiramisù.

Gli ingredienti di questo racconto fresco e attuale sono assai diversi, ma si amalgamano perfettamente per una lettura che fa sorridere e riflettere allo stesso tempo. E che punta i riflettori su un problema che riguarda da vicino tutti noi.

Sono intervenuti:
Cecilia Canepa, Cofondatrice Siticibo
Marco Lucchini, Direttore Generale Fondazione Banco Alimentare Onlus
Modera Giuseppe Frangi, Direttore settimanale Vita Non Profit

Oltre alla presenza dell’autrice
Jeanne Perego

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La lotta allo spreco comincia dalla Scuola e le sue mense

Fonte: Fondazione Banco Alimentare / Itacalibri

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E’ finalmente disponibile il volumetto “Le giornaliste di moda non mangiano il tiramisù” che, sfruttando una storia di bambini per i bambini, descrive in modo semplice come possa essere semplice e immediato risolvere il problema dello spreco e fornire un pasto dignitoso a chi non riesce a procurarselo.

In realtà il titolo completo è “Le giornaliste di moda non mangiano il tiramisù. Storia di sprechi assurdi a lieto fine per ragazzi e ragazze intelligenti” e già dal titolo è facile capire a chi è destinato principalmente ovvero ai ragazzi (dalla scuola primaria fino alla secondaria di primo grado).

Per l’alto contenuto educativo e di sensibilizzazione può essere utilizzato da genitori, insegnanti ed educatori per far conoscere i problemi dei più poveri ai bambini, coinvolgendoli nell’essere protagonisti attivi a sostegno di chi ha più bisogno e nell’offrire in modo creativo e gratuito il loro piccolo, ma grande contributo.

Tutto comincia con una partita di calcio dell’intervallo dopopranzo. Quarta contro quinta. Un sinistro potente di Nertila, la bambina albanese arrivata da poco nella scuola, vero bomber della squadra di Lore, finisce di poco a destra della rete… dritta dentro alla finestra della mensa! Un vero guaio!

Chi andrà a prenderla? Tocca proprio a Lore e Nertila… Così, andando a recuperarla, i due amici incontrano Filo, il ragazzo che lavora al servizio mensa, intento a buttare una montagna di cibo, avanzato dal pranzo… e non riescono a smettere di pensare a quello che hanno visto…

Da questa situazione fortuita i ragazzi cercheranno, e troveranno, la soluzione al problema.

Perché questo libro? Perché è un testo che racconta dello spreco di cibo “ancora buono”, ma anche della geniale esperienza della Fondazione Banco Alimentare che si occupa di recuperarlo e di farlo arrivare nel giro di poche ore sulle tavole di chi ne ha bisogno attraverso il progetto Siticibo. E fa del non consumato una risorsa per rispondere ai bisogni dei più poveri del nostro Paese.

Cavolfiori gratinati, budini alla vaniglia, yogurt alla ciliegia, calci di rigore, partite di calcio in cui è in gioco non solo il risultato, ma anche l’orgoglio di una classe, “feisbuc”, bambine che scrivono bigliettini d’amore ai compagni, giocatori come Messi, Totti e Del Piero, giornaliste di moda magre come acciughe che portano gli occhiali da sole anche quando piove e che non si concedono neppure una cucchiaiata di tiramisù… Gli ingredienti di questo racconto fresco e attuale sono assai diversi, ma si amalgamano perfettamente per una lettura che fa sorridere e riflettere allo stesso tempo.

Scritto da Jeanne Perego, giornalista, nata a Milano il 26 dicembre 1958, dal 1983 al 2007 si è occupata di Pubbliche Relazioni e gestione di uffici stampa. Accanto all’attività di consulenza ha sempre mantenuto numerose collaborazioni giornalistiche, raccontando d’arte, giardini, turismo familiare e libri ragazzi, su Topolino, Il Tirreno, L’Eco di Bergamo, La Provincia di Como/Weekend, Carnet, Dove, Giardinaggio, Radio Popolare…

Da anni vive in Baviera e si dedica a tempo pieno alle recensioni di libri per ragazzi, alle collaborazioni con vari quotidiani e periodici e alla scrittura di libri. Ha pubblicato Joseph e Chico. Un gatto racconta la vita di Papa Benedetto XVI e Max e Benedetto. Un passero solitario racconta la giornata del Papa (Edizioni Messaggero Padova), tradotti in quattordici lingue.

Nell’ottica di un sostegno oltre che educativo anche tangibile, l’autrice Jeanne Perego a deciso di destinare i proventi derivanti dai diritti d’autore del volume direttamente alla Fondazione Banco Alimentare Onlus

Si ringrazia soprattutto Itacalibri per la voglia e la disponibilità nel produrre il volume

Nella foto sotto: al centro l'autrice Jeanne Perego con il Direttore Generale Marco Lucchini, il Direttore Operativo Mariella Lobefalo