Rapporto annuale situazione Paese 2010

Quella del 2008-2009 è stata la crisi più profonda della storia economica recente, per l’operare congiunto di squilibri di entità notevole nel settore finanziario, da dove ha tratto origine, in quello immobiliare e nella bilancia dei pagamenti. Il Pil mondiale nel 2009 è diminuito dello 0,6 per cento a parità di potere d’acquisto e del 2,0 per cento se misurato ai tassi di cambio di mercato. Nell’economia reale, la crisi si è concentrata sul settore manifatturiero e sul commercio internazionale: produzione industriale e interscambio si sono contratti rispettivamente dell’8,2 e
del 10,6 per cento.

La recessione, d’altro canto, ha avuto durata relativamente breve: circa un anno, tra la primavera 2008 e la primavera 2009. Ciò anche grazie a un intervento di contenimento senza precedenti da parte delle autorità di governo. Nel biennio 2008-2009 i paesi europei hanno destinato risorse per circa 400 miliardi di euro (il 3 per cento del Pil dell’Ue), dirette a imprese e famiglie. Le misure anti-crisi hanno tuttavia provocato un notevole peggioramento a medio termine dei conti pubblici.

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