Rotary, crisi e welfare territoriale

Fonte: Claudia Mauri - Giornale di Merate

(mcu) E' stato il professor Luigi Campiglio, prorettore vicario e docente di politica economica dell'università Cattolica, l'ospite d'eccezione della serata dell'incontro organizzato dal Rotary Club Merate Brianza in collaborazione con i due club rotariani di Vimercate Brianza Est e di Varedo del Seveso. Oltre al presidente della sezione meratese, Corrado Maggi, hanno infatti preso parte alla serata che si è svolta lo scorso giovedì 10 febbraio presso il ristorante
«Lido» di Imbersago anche Rosalba Saletti e Andrea Vendraminetti, rispettivamente a capo del club Vimercate Brianza Est e Varedo del Seveso.
L'incontro ha raccolto l'adesione di numerosi soci dei tre club, che periodicamente si riuniscono per promuovere iniziative culturali, sociali e di beneficenza. Presenti alla serata anche il presidente del Banco Alimentare della Lombardia Gianluigi Valerin e una delegazione di Confindustria Lecco, guidata dal vicepresidente Giovanni Maggi. Grande attenzione è stata riservata dagli astanti alla relazione presentata dal professor Campiglio: il prorettore ha infatti presentato in anteprima assoluta i risultati di una ricerca di portata europea, da lui diretta, dal titolo «l consumi nella crisi e le nuove possibilità di welfare territoriale».
Lo studio, che ha affrontato lo spinoso terna delle nuove povertà generate dalla crisi soprattutto nelle famiglie monoreddito, ha preso in considerazione molti dati locali, portando alla luce come il vero problema dell'Europa e dell'Italia sia quello dei consumi interni. E' stata, infatti, la brusca e repentina frenata nel volume di acquisti effettuati dalle famiglie con due o più figli il dato più lampante di quest’analisi: «La crisi, colpendo le famiglie, va a colpire il nostro futuro – ha dichiarato Campiglio – Per porre un freno alle gravi conseguenze della crisi, è necessario pensare e attuare un modello di sviluppo dove i consumi fra ceto medio e fasce più deboli sia maggiormente bilanciato, obiettivo a cui l’attività del Rotary Club è lodevolmente improntata».
Parallelamente al crollo della domanda interna lo stimato professore ha anche evidenziato come, se si vuole uscire dalla crisi e assicurare un avvenire alle future generazioni, sia necessario mettere in primo piano due parole: casa e lavoro. «Si tratta di una sfida difficile in questo momento in cui, pur registrando una ripresa significativa rispetto ai record negativi dell’ultimo trimestre 2008 e dell'intero 2009, le difficoltà sono numerose - ha proseguito il docente universitario - Tuttavia ritengo che la soluzione del social housing sia un'ottima alternativa per ridurre la componente di costi fissi che grava sulla famiglie meno abbienti e, di conseguenza, rilanciare i consumi interni».