Siticibo / Aiutateci ad essere vicini a chi ha bisogno

Fonte: Manuela Boschetti - La Prealpina

GALLARATE - II recupero del cibo in eccesso che può essere ridistribuito ai bisognosi è un atto di solidarietà ma anche di responsabilità civile. Il Banco Alimentare, da oltre vent’anni impegnato per la distribuzione di viveri ai più bisognosi, si e fatto promotore fin dal 2002 del progetto Sitìcibo, un servizio in grado di prelevare dalle mense scolastiche o aziendali le porzioni di cibo cucinato e non consumato per distribuirlo agli enti caritatevoli, nel totale rispetto delle norme igieniche legate ad alimenti e pietanze. «Lo spreco del cibo può essere enormemente ridotto - commenta Adalberto Canavesi, uno dei volontari dei progetto - e il territorio di Gallarate e Busto e sempre stato molto sensibile in questo. Da più di due anni, infatti, in zona è partito anche il progetto Siticibo, che consente di recuperare frutta e pane, anche se ancora molto può esser fatto».

Accanto alla distribuzione del pacco alimentare (che a Gallarate viene distribuito una volta al mese dal Banco per la famiglia Madre Teresa di Calcutta e contiene viveri in scatola a lunga conservazione) anche in città è partita la raccolta di frutta e pane delle mense scolastiche. il surplus cosi recuperato viene ridistribuire fra la mensa dei poveri, la mense dell'oratorio Sant'Alessandro e quella della Comunità Anffass di Maddalena. «Per ora nel nostro comune è attivo il recupero di parte e frutta, che quotidianamente vengono prelevati dalle scuole elementari di Sciarè, Madonna in Campagna, Arnate e Centro – ricorda Canavesi -. Il servizio avviene grazie alle disponibilità di due volontari al giorno, mentre per essere in grado di raccogliere anche il fresco, ovvero le porzioni di cibo cucinate e non consumate, mancano le strutture ricettive e strumentazioni adeguate nelle mense». ll recupero di cibo non consumato, infatti, stando alla legge è possibile solo in quelle strutture che dispongono di un abbattitore di temperatura, ovvero un congelatore che porta in breve tempo la temperatura del cibo a 4° e ne consente le conservazione. Le pietanze possono cosi essere recuperate la mattina seguente e subito consegnate agli enti che lo riproporranno il giorno stesso.

 

«Per ora questo ulteriore recupero avviene nelle mense dell‘Agusta e dell’ospedale di Busto Arsizio e il raccolto viene consegnato ad alcune strutture residenziali bustesi, ma speriamo che in futuro si possa fare sempre di più per evitare gli sprechi e aiutare chi ne ha bisogno», conclude Canavesi.