Una settimana di festeggiamenti per i trent’anni di attività

Si è conclusa a Verona la settimana di festeggiamenti per i trent’anni del Banco Alimentare del Veneto.

Monsignor Giuseppe Zenti, vescovo emerito di Verona, ha celebrato la Messa, poi gli interventi dell’assessore al Terzo settore del Comune di Verona, Italo Sandrini, e della presidente del Banco Alimentare del Veneto Adele Biondani

Non poteva che concludersi a Verona, dove tutto è iniziato, la settimana di eventi per celebrare i trent’anni del Banco Alimentare del Veneto. Dopo le tappe di Chioggia, Venezia, Vicenza, Rovigo, Padova e Mantova, sabato 30 settembre la sede di via Torricelli ha attirato oltre trecento volontari, rappresentanti delle organizzazioni partner – associazioni, parrocchie, mense, Caritas e altre – e altri amici.

Il vescovo emerito di Verona monsignor Giuseppe Zenti ha presieduto la santa Messa, sono seguiti gli interventi dell’assessore al Terzo Settore del Comune di Verona, Italo Sandrini e della presidente del Banco Alimentare del Veneto Adele Biondani; la serata poi è proseguita con un aperitivo, una risottata a cura di Corte Schioppo di Isola della Scala e con alcuni canti.

«Vedo tre aspetti nella vostra opera», ha detto monsignor Zenti, che ha portato i saluti del vescovo Domenico Pompili. «Il primo è che sapete operare bene, perché il bene va fatto bene. Il secondo, come dice san Paolo nella lettura di oggi, è che il vostro lavoro è espressione di un amore profondo, di sentimenti visceralmente materni. Infine un simile lavoro non si può fare per superbia o per vanagloria, occorre mettersi al servizio con umiltà, pensando che la persona che servi è più importante di te, perché in questa persona c’è la presenza di Dio».

Anche l’assessore Sandrini ha sottolineato che «chi è impegnato in queste realtà sociali preferisce operare con efficacia e nell’ombra» e ha sottolineato la piaga dello spreco di cibo: «Noi sprechiamo cibo di qualità eccellente ed è importante che alle persone bisognose servite dal Banco Alimentare arrivi un cibo altrettanto di qualità, perché è un segno che si dà dignità alle persone».

È “incontro” per Adele Biondani la parola che riassume meglio questi trent’anni di impegno. «Perché quello che è successo ai fondatori del Banco Alimentare, Danilo Fossati e don Luigi Giussani, e quello che è capitato a mio padre Guido e ai suoi amici, continua a capitare a ognuno di noi in una catena di incontri che nel tempo ci ha coinvolti e che ha portato il Banco Alimentare fino al presente. Il loro è stato un “sì” che si è trasformato subito in operatività. Per questo abbiamo voluto festeggiare il trentesimo anniversario nelle province del Veneto per incontrare di persona i veri protagonisti, tutti gli amici come voi che hanno detto questo sì».

L’appuntamento ora è a sabato 18 novembre, Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.